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Loceri sorge nella parte centro orientale della Sardegna. Dal borgo sono raggiungibili, percorrendo pochi chilometri, sia le rinomate spiaggie della costa ogliastrina sia l’entroterra del massiccio del Gennargentu

Il Borgo di Loceri

Il territorio comunale adagiato sulle colline è circondato da una rigogliosa vegetazione con tantissimi uliveti e vigneti. Il rispetto dell’ambiente e dell’eco-sistema sono uno dei punti di forza per Loceri, che ha nel corso degli anni percorso delle politiche dirette a garantire e tutelare il territorio cercando di mantenere e migliorare costantemente la qualità di vita alla popolazione. Scelte lungimiranti in materia di efficientamento energetico, rifiuti, bio-diversità ecc.  hanno fatto si che Loceri sia tra i pochi comuni italiani ad avere il Marchio Emas che garantisce obiettivi ed un rigoroso sistema di gestione e tutela ambientale.

La Storia

Le prime testimonianze che attestano l‘esistenza di una comunità nel territorio di Loceri risalgono al XII secolo, e si riferiscono (secondo lo studioso Pittau) ad un insediamento denominato Luceres una delle tre tribù originarie di Roma che rappresentava l’elemento etrusco, quello sabino e quello romano.  Per il Generale Angelino Usai il nome Loceri deriverebbe da Locus aeris che significa luogo del rame. Lo studioso Miglior invece sostiene che Loceri derivi dal sardo Lecheri, lechere che significa stachide, quindi Loceri significherebbe luogo ricco di stachide (pianta erbacea).

Nel XIII secolo Loceri fa parte del territorio della Curatoria d’Ogliastra nel Giudicato di Cagliari. Caduto il Giudicato, dopo il 1258 entra a far parte dei territori del comune di Pisa. Un documento pisano del 1316, attesta la presenza di una comunità rurale nell’attuale località di Goeni, citata come domus di Goeni dove sono presenti diversi insediamenti nuragici e “domu de Janas”. Nello stesso documento si narra che l’abitato di Loceri venne  distrutto nel corso della guerra intercorsa tra i Visconti e i pisani per il possesso dell’Ogliastra. 

Tra le vestigia del passato di maggior pregio storico – architettonico meritano di essere ricordate la chiesetta campestre dedicata a San Bachisio risalente al 1600  e la parrocchiale intitolata a San Pietro e Paolo Apostoli (patroni del Paese), eretta in stile neoclassico, a cui fu annesso, fino al 1905, un cimitero.

 

Da vedere

Nel centro storico di Loceri  è possibile visitare semplicemente passeggiando per il paese, il “Percorso dell’arte” che si snoda per le vie e le piccole piazze, arricchito e impreziosito da circa 100 murales (alcuni anche di grandi dimensioni) e da numerose opere d’arte realizzate  in scultura e con la tecnica del Sand Casting (colata di sabbia) evocativi della tradizione agropastorale della comunità locerese in omaggio all’immenso artista Costantino Nivola.

E’ possibile inoltre visitare il museo etnografico “Sa domu e s’olia” e il museo “Vecchi Frantoi”  che al loro interno ospitano due antichi frantoi per la molitura delle olive, testimoni di una vocazione agricola e di un patrimonio olivicolo di alberi millenari solo in parte sopravvissuti ai ripetuti incendi dei decenni passati. Il museo etnografico conserva il frantoio più antico ancora in situ, al piano terra di un edificio storico, al cui interno è possibile  visitare una raccolta di attrezzi e oggetti legati alla produzione dell’olio e di altre attività agricole. Nei piani superiori, nelle vecchie stanze sono allestiti gli ambienti, gli arredi e gli oggetti di uso domestico compresi i giocattoli  per i bambini,  è possibile inoltre ammirare gli antichi costumi della tradizione sarda.

Per chi ama la natura e l’archeologia sono diversi gli insediamenti nuragichi da raggiungere e visitare tra i quali il sito “Su Cassargiu” situato a quota 267 metri sul livello del mare, il nuraghe Serrauleri, le “Domus de Janas” in località Is Arceddas  e il Parco Taccu posizionato nell’omonino altopiano adiacente alla chiesetta campestre dedicata al Sacro Cuore situato nelle vicinanze del “Nuraghe Cea”.  Dalla chiesa dedicata alla Madonna di Bonaria  si può ammirare un incantevole panorama che spazia tra le colline e il mare. Non da ultimo per importanza si consiglia di visitare la Chiesa Campestre di San Bachisio posizionata all’ingresso sud del paese in stile barocco popolaresco adiacente al Parco di San Bachisio.

 

Da gustare

I piatti tipici  della tradizione locerese rispecchiamo la cultura agro-pastorale del suo territorio. Tra i primi piatti ricordiamo il  Culurgiones una sorta di raviolo ripieno che si caratterizza per la chiusura fatta a mano a forma di spiga, tipico della cultura enogastronomica ogliastrina. Il  “Culurgiones” presenta piccole varianti nella preparazione a seconda del paese, a Loceri viene confezionato utilizzando le patate, il pecorino e la menta (fresca o secca). Altro piatto tipico  è Sa coccoi de Forru rigorosamente  cucinata nel tradizionale forno a legna, è una pietanza a base di zucchine e cipolle che in passato veniva spesso consumata in campagna in occasione della raccolta delle olive o durante la vendemmia.

Altra eccellenza del patrimonio culinario locerese sono i formaggi preparati dalle sapienti mani di diversi allevatori presenti nel territorio, sia formaggi stagionati sia formaggi freschi come la ricotta o su casu ascedu, quest’ultimi possono essere degustati insieme al miele  prodotto da apicoltori che allevano le loro api nella campagne circostanti il paese e al pistoccu  tipico pane in sfoglia tostato nel forno a legna, al vino Cannonau dei vigneti autoctoni del territorio.

Fra i dolci ricordiamo le Pardule  sfoglie a forma di corona con un ripieno di formaggio acidulo non salato o ricotta tipiche del periodo Pasquale, su Pane e Congiu dolce a base di “sapa” o “saba” ossia uno sciroppo a base di vino cotto, Panisceddas o Pabassina tipico dolce preparato con frutta secca e miele.  

Cosa fare

La posizione strategica di Loceri a soli 10 km. dal mare e a 20 km. dal massiccio del Gennargentu e l'ambiente naturale che lo circonda, lo rende un luogo ideale da vivere. Così come da vivere con spirito comunitario sono le sue ricorrenze religiose.

Nella seconda domenica di maggio si svolge la festa in onore di San Bachisio. In  questa festa religiosa, la più sentita dalla popolazione,  il Santo adagiato in un antico carro a buoi viene accompagnato in solenne processione  dalla chiesa parrocchiale di San Pietro alla chiesa campestre di San Bachisio e viceversa. Le processioni sono molto caratteristiche; donne, uomini e bambini vestiti con gli abiti della tradizione sarda accompagnano al suono delle Launeddas il Santo nel suo pellegrinaggio. Ai festeggiamenti religiosi seguono quelli pagani con balli tradizionali in piazza.

Nel primo fine settimana di agosto ricorrono i festeggiamenti in onore della Madonna di Bonaria, i fedeli accompagnano la Santa (in questo caso portata a mani dalle donne del paese) fino alla chiesetta ad ella dedicata,  che si trova in cima al Mont’è e Cuccu e dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato.

Il primo fine settimana di settembre i Loceresi festeggiano il Sacro Cuore. Le processioni che accompagnano il Santo dalla chiesa parrocchiale a quella campestre di Taccu sono caratterizzate dal fatto che i fedeli, vista la non vicinanza della chiesa campestre, accompagnano il santo non a piedi ma con le macchine. In occasione della ricorrenza, nella prima giornata di festeggiamenti il parroco benedice le macchine e i suoi passeggeri.

Tra le manifestazioni civili importante per Loceri vi è l’evento dedicato al mondo dell’Arte intitolato LOCERI ART FESTIVAL. Ogni anno, a fine aprile o ai primi di maggio, Loceri apre le porte ad artisti (muralisti, scultori, pittori) dando vita per le strade e le vie del paese a dei laboratori d’arte. Gli artisti in gara, anche di altissimo livello nazionale ed internazionale, regalano le proprie opere al paese che con il passare delle edizioni arricchisce sempre di più il suo patrimonio artistico, diventando un museo a cielo aperto. La manifestazione accoglie ogni anno sempre più visitatori vogliosi di passare due giornate all’insegna dell’arte e del buon cibo tradizionale degustabile in diversi punti di ristoro predisposti dagli agriturismi locali.

La manifestazione enogastronomica Gennas Abertas  si svolge nel primo fine settimana di agosto. La manifestazione si articola in due giorni ed è caratterizzata da un percorso enogastronomico che si snoda all’interno delle cantine dislocate nel centro storico di Loceri. In ognuna delle cantine partecipanti è possibile degustare vini e cibi della tradizione sarda e locerese.