Comunità Montana Alta Tuscia Laziale
L’Alta Tuscia, un territorio che si presenta con paesaggi incontaminati, con antiche tradizioni gelosamente custodite, capace di farci immergere nelle atmosfere fiabesche dei suoi borghi, ricchi di storia e di leggende. Con i prodotti tipici che ricordano i sapori di una volta, di colpo ci si ritrova proiettati in un viaggio nel tempo.
Da vedere
Il territorio dell'Alta Tuscia viterbese è caratterizzato dalla presenza di importanti percorsi storico-culturali e allo stesso tempo di veri e propri percorsi percorribili a piedi.
Il Percorso Farnesiano ci permettere di conoscere ed incontrare il Palazzo Farnese di Gradoli oggi sede Comunale e la Rocca Farnese di Valentano sede del Museo della Preistoria della Tuscia luoghi dove ha avuto origine la famiglia dei Farnese con la sua importante storia che ha segnato l’intero territorio della Tuscia.
L’Itinerario delle Rocche Monaldesche con gli importanti palazzi di Onano,Torre Alfine e Trevignano.
Altrettanto importanti sono gli impianti urbanistici dei centri storici tra cui quello più particolare di Piazza Europa a San Lorenzo Nuovo con il sedime della Piazza di forma ottagonale, unico nel suo genere e nel territorio della Tuscia.
Addentrandosi nel paesaggio naturale della Tuscia viterbese si possono percorre sentieri che ci fanno conoscere il lato migliore di questo territorio. Il Sentiero dei Briganti che attraversa il territorio di tutti i Comuni Comunitari. Inizia dalla Riserva di Monte Rufeno, costeggia le rive del fiume Paglia nel Comune di Proceno, attraversa l’importante area archeologica sita sul territorio del Comune di Grotte di Castro con i siti di Pianezze, Vigna la Piazza, Centocamere ed altri ancora, per poi lambire le coste del lago di Bolsena e da qui risalire, attraversando i castagneti di Latera, infine si giunge al meno noto ma affascinante ed incontaminato lago di Mezzano nel territorio di Valentano.
Da qui poi attraversando altri Comuni si arriva fino al mare.
Alcuni dei Comuni sono attraversati dal percorso Coast 2 Coast che da Ancora arriva fino ad Orbetello passando per i Comuni di Grotte di Castro, Onano e San Lorenzo Nuovo, mentre altri sono attraversati dal più ben noto percorso della Francigena.
Insomma un territorio, quello dell’Alta Tuscia, con uno spiccato senso dell’ospitalità e dell’accoglienza, dettagli importantissimi per un turismo di qualità. Un paesaggio ancora fortunatamente e fortemente incontaminato, ricco di Borghi medievali, aree archeologiche e luoghi da scoprire.
Da gustare
Caratterizzata da una forte tradizione culinaria che in ogni territorio Comunale trova un forte legame con i propri prodotti tipici ai quali è dedicata una sagra o manifestazioni folcloristiche, di fatto l’Alta Tuscia, per chi ancora non la conoscesse, è un territorio da scoprire, anche nelle sue materie prime e nei suoi prodotti tipici.
Caratteristici anche nel nome i "Ceci del solco dritto" di Valentano che si coltivano nel Piano, ossia nella pianura che si trova al fondo della collina dove sorge il paese. Le particolari caratteristiche del prodotto sono dovute alla composizione del terreno vulcanico in cui vengono coltivati, ricco di potassio e con scarsa presenza di calcio. Per la sua coltivazione non vengono utilizzati concimi né diserbo chimici e le tecniche si rifanno a quelle tradizionali. Il Cece del Solco Dritto dallo scorso anno è entrato a far parte dell’Arca del Gusto di Slow Food.
L'aglio rosso di Proceno ha una antichissima tradizione produttiva collegata al terreno argilloso. Il tipico colore rosso degli spicchi e la lunga conservazione del suo sapore e del suo intenso profumo, sono le caratteristiche che rendono questo prodotto unico, unite alla presentazione in “trecce”.
La lenticchia di Onano vanta anch'essa una lunga tradizione produttiva risalente al 1561. Molte le ricette in cui è protagonista assoluta la lenticchia: passato di lenticchie con gamberi e vongole veraci, zuppa di lenticchie, lenticchie con moscardini e polenta, minestra di riso e lenticchie, strozzapreti con lenticchie e molluschi di mare, cotechino con lenticchie.
Sono diversi i prodotti tipici del territorio gradolese, come l’Aleatico DOC e Greghetto, l’olio e i fagioli del Purgatorio.
L’olio di Gradoli è ricavato da tre varietà di olive Frantoio, Canino e Leccino. Le caratteristiche peculiari del prodotto sono il colore verde smeraldo con riflessi dorati, odore fruttato fresco grazie alla raccolta delle olive al punto ottimale di maturazione e alla immediata lavorazione; il sapore ha un equilibrio perfetto tra amaro e piccante di intensità variabile; acidità totale massima dello 0,50%.
Il fagiolo del Purgatorio è un pregiatissimo legume dalle particolari caratteristiche: bianco, piccolo, tenero, dal sapore delicato, è l’unico legume che cuoce senza necessità di ammollo preventivo. Le sue peculiarità dipendono sia dalle tecniche tradizionali di coltivazione, che non prevedono l’uso di prodotti chimici, sia dallo speciale microclima e dalla tipologia dei terreni di origine vulcanica. La coltivazione del fagiolo di Gradoli ha radici antichissime.
L’Aleatico di Gradoli DOC fu istituito con decreto 21/06/1972. Questo riconoscimento è riservato ai vini che rispondono ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le tipologie: Aleatico di Gradoli, Aleatico di Gradoli liquoroso, Aleatico di Gradoli liquoroso riserva e Aleatico di Gradoli passito.
Tra i prodotti che più rappresentano la cucina di Grotte di Castro ricordiamo la patata. Le caratteristiche di qualità sono tali che la patata dell’Alto Viterbese non solo è stata inclusa nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani di cui al Decreto Ministeriale 350/1999, ma ha ottenuto il marchio collettivo “Tuscia Viterbese” nonché la copertura dal marchio Sistema di Qualità UNAPA (Produzione integrata certificata SINCERT), dal marchio di qualità Comunità Alta Tuscia Laziale e infine l’IGP (Indicazione Geografica Protetta).