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Grande partecipazione all’Assemblea Nazionale 2016

21.03.16

Si è svolta venerdì 18 e sabato 19 marzo nel castello del borgo autentico di Montesegale, piccola e bellissima comunità ospitale dell’Oltrepò pavese, l’Assemblea Nazionale BAI 2016, appuntamento annuale che riunisce gli amministratori della rete nazionale per fare il punto sul percorso svolto finora e progettare insieme i passi futuri.

 

Il venerdì pomeriggio è stato dedicato a un convegno aperto al pubblico, che ha affrontato l’importante tema “Essere comunità”, al centro di un prossimo progetto che coinvolgerà l’Associazione e i suoi territori. Il convegno, che ha preso avvio a partire dalle ore 15.30, ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, tra amministratori e tecnici della Rete BAI e rappresentanti dei comuni e delle associazioni del territorio.

L’incontro si è aperto con i saluti del Sindaco di Montesegale Carlo Ferrari che, dopo aver ringraziato BAI per aver scelto proprio Montesegale come sede dell’Assemblea e tutti i Sindaci e gli amministratori che da tutta Italia hanno raggiunto il borgo per presenziare alla due giorni, ha sottolineato come la partecipazione di tutti alla vita politica di un territorio sia fondamentale per raggiungere obiettivi di qualità. Ferrari ha inoltre evidenziato come Montesegale sia la dimostrazione che lavorare in rete funziona: il suo borgo ha infatti scommesso sulla rete lavorando a stretto contatto con BAI e diventando il primo borgo autentico certificato d’Italia e comunità ospitale, borgo che si apre ai viaggiatori e a chi sceglierà di scoprire le sue unicità.

Dopo i saluti del Sindaco Ferrari, la parola è passata al Presidente BAI Ivan Stomeo, che ha coordinato e moderato l’incontro e, in questo momento di avvio degli interventi, ha messo in evidenza come la comunità per BAI sia un tema di estrema importanza:

Tutto quello che facciamo si basa sulla comunità. Senza la comunità non esistono i borghi, non avrebbe senso l’esistenza stessa di Borghi Autentici perché noi lavoriamo proprio con i cittadini che vivono la comunità, non solo con la parte politica: la nostra idea è mettere al centro la comunità, non solo chi ci abita ma anche chi la sceglie come destinazione di viaggio.

Stomeo ha portato come esempio dell’importanza della comunità il progetto Borghi della Felicità, che è stato sperimentato in due borghi, Melpignano e Saluzzo, per dimostrare che il benessere dei cittadini, la loro felicità, è al centro delle azioni dell’Associazione.

È poi intervenuto per un saluto il Presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosoni, che ha dato il benvenuto ai presenti e ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete:

Siamo qui per capire, insieme, con gli strumenti che abbiamo a disposizione come amministratori e tecnici, come far crescere al meglio i nostri borghi, perché abbiamo bisogno di strumenti per valorizzarli al massimo, in un lavoro di rete che coinvolge tutti. Abbiamo bisogno di una visione di insieme che adesso manca e invece abbiamo un grande bisogno di fare sistema, creando un senso di comunità e anche accedendo insieme a risorse economiche che farebbero crescere, con importanti aiuti, i nostri territori.

Evolveranno anche le province, ma i territori devono continuare a lavorare insieme in aree omogenee e la sfida oggi è riflettere insieme su come fare, nonostante le difficoltà attuali, a migliorare le nostre situazioni e raggiungere obiettivi di sviluppo locale sempre più di qualità.

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La parola è poi passata a Marina Castaldini, che ha evidenziato come, nell’agire dell’Associazione, la comunità sia trasversale a tutte le visioni e azioni, ma in particolare due sono i progetti che la vedono protagonista: Comunità Ospitale e Essere Comunità. Nonostante ciò, molte sono ancora le comunità che hanno bisogno di “farsi comunità”, trovare le modalità per riuscire a essere coese intorno a un’idea di sviluppo e di benessere che sia davvero di tutti:

Quindi essere comunità, oggi, vuol dire voler partecipare a un percorso di sviluppo che superi le divisioni sterili. La comunità competente e formativa è quella comunità che vuole includere, non escludere, e lavora insieme all’amministrazione.

Questo significa che la logica del voler essere comunità dovrebbe essere permanente e coinvolgere tutti, con gli strumenti e le modalità adatte al contesto, in un percorso che inizialmente coinvolgerà esperti di facilitazione per poi rendere la comunità indipendente nel suo agire.

A seguire, la riflessione di Enzo D’Urbano, della Presidenza BAI, parte da un’analisi concreta dei contesti aderenti alla rete. In questo senso, D’Urbano sottolinea che far parte di Borghi Autentici deve implicare un cambiamento, un agire concreto, strategico: non si è parte di una rete solo a livello nominale, servono azioni e impegno che nel tempo aiuteranno i territori a valorizzare le unicità che hanno:

Spesso le nostre comunità non sono consapevoli della bellezza e della potenzialità dei territori in cui vivono. Cosa dobbiamo dire ai nostri giovani nei borghi, “andatevene”? Perché le cose cambino dobbiamo mettere al centro della nostra progettualità la cultura: la cultura deve diventare un progetto vero di cambiamento, ma al centro di questo cambiamento siamo coinvolti tutti, dagli amministratori ai cittadini: dobbiamo trovare risposte alla domanda “perché dovrei venire proprio in questo borgo”, dare delle opportunità, delle motivazioni per restare e impegnarsi in una vita attiva nel borgo, fino a scegliere di costruire lì il proprio futuro.

La cultura, dunque, al centro dei progetti di sviluppo locale di qualità: esempio virtuoso, la cittadina francese di Lens, dove il Museo del Louvre ha aperto le proprie sale dedicate alla cultura etrusca, creando 400 nuovi posti di lavoro e uno sviluppo economico e turistico di grande livello. Ma anche in Italia ci sono esempi di questo tipo, come Melpignano e la Notte della Taranta, che grazie alla tradizione e alla cultura identitaria locale ha ridato prestigio a un intero territorio. Occorre dunque scavare nelle identità, non per chiudersi in un recinto autonomo ma aprendosi al cambiamento attraverso l’accoglienza comunitaria: ripartire dalla cultura, insieme, per far rinascere i territori.

L’intervento successivo è stato quello di Vincenzo Nuccetelli, Sindaco di Scurcola Marsicana (Aq), che ha condiviso con i presenti una riflessione nata dalla decisione di non ricandidarsi alle prossime elezioni comunali, ritenendo necessario un passaggio perché nascesse un nuovo confronto di idee. Ed è in questo passaggio che la comunità viene chiamata in causa, con la nascita di una nuova discussione che coinvolge tutti, soprattutto i più giovani, nella speranza che condividano il proprio punto di vista e contribuiscano attivamente al futuro del borgo, portando avanti il lavoro di rete che il borgo sta realizzando, anche con il progetto BAI Rete Nazionale delle Comunità Ospitali:

Scurcola ha aderito a RNCO e mettere insieme gli operatori del nostro paese è stato difficilissimo ma abbiamo creduto che fosse la scelta giusta, molti hanno capito e altri capiranno. Questo progetto che sta nascendo dal basso, da linee guida elaborate da BAI e sta producendo dei risultati anche in termini economici: si è passati da quel fare cultura legato a eventi sporadici e di secondo ordine a un’attenzione maggiore per gli eventi che invece sono centrali nella comunità.

Fausto Faggioli, Presidente EARTH, ha invece sottolineato l’importanza di passare dal concetto di “smart city” a quello di “smart land”, ovvero lavorare per un territorio dove si possa vivere creando benessere e collaborazione, insieme. In questo senso, ha specificato, è arrivato il momento di sfruttare la nostra intelligenza collettiva, anche per quello che riguarda il turismo, per trovare il modo di creare la motivazione che porti la gente nei nostri territori, perché le persone non si muovono per destinazione ma per motivazione.

Dobbiamo essere in grado di emozionare, raccontando i nostri territori e la nostra identità, le tradizioni, le bellezze del nostro territorio. Una comunità che si riconosce in quello che la circonda e sa trasmettere questo riconoscimento, ha già uno strumento vincente per emozionare il viaggiatore.

La parola è poi passata ad Alessandro Bosi, Sociologo dell’Università di Parma, che ha proposto una riflessione sul senso di comunità. “Ci sono un tempo e un luogo per essere comunità? Esiste un altrove?”: da qui ha preso avvio l’intervento di Bosi, che ha analizzato la storia recente nelle sue derivazioni sociali, da fine Ottocento alla contemporaneità. Se fino a pochi decenni fa poteva avere senso la contrapposizione comunità/città, oggi ciò non ha più valore e la comunità è ovunque: il futuro deve perciò essere visto e progettato mettendo al centro di ogni azione proprio la comunità. Già esistono esempi di questa prospettiva virtuosa, ha sottolineato Bosi, come l’azione di Borghi Autentici, le smart city e le esperienze di democrazia partecipata ma il lavoro da fare è solo all’inizio:

Occorre ripensare la città come viatico per poter ripensare la comunità. Ridare il senso alla cittadinanza, partecipata, educata ed educante. Riconquistare il valore civico. Insieme.

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L'intervento di Enzo D'Urbano

Ha chiuso gli interventi Paolo Allemano, già Sindaco di Saluzzo (Cn) e ora Consigliere in Regione Piemonte, che ha riflettuto sulla difficoltà di amministrare oggi, in contesti in cui l’individualismo è sempre più forte ed è complicato riuscire a realizzare progetti comuni. Cosa fare, quindi, rinunciare e rinunciare alla possibilità di lavorare per la qualità, in rete?

Vale la pena di cogliere questa sfida. Con Borghi Autentici ci siamo uniti a piccolissime realtà ma se l’operazione è governare allora ci vuole la rete, ci vuole un cuore comune, che non ha niente a che fare con la vita amministrativa così come viene percepita a livello mediatico, ovvero come semplice erogazione dei servizi. Lavorare su aree più vaste non significa che non rispetteremo le comunità locali ma libereremo le energie e le risorse per un’azione di governo con le comunità.

Un esempio di lavoro di rete e con la comunità, per Saluzzo è stato il progetto BAI Borghi della Felicità:

E poi siamo sostanzialmente infelici senza la relazione. Noi abbiamo lavorato con BAI a Borghi della Felicità e l’azione più gettonata per aumentare la felicità dei cittadini era il saluto, entrare in relazione, e questo deve essere uno spunto per capire come muoverci nella costruzione della nostra comunità e vivere meglio il resto della vita che ci resta da vivere.

Questa importante considerazione ha chiuso gli interventi dei relatori e dato il via a un ricco e vivace dibattito che ha coinvolto il pubblico presente.

Il sabato mattina è invece stato dedicato all’assemblea dei soci, che ha visto discutere argomenti di grande importanza associativa, come il bilancio consuntivo 2015 e il bilancio preventivo 2016, nonché lo stato dell’arte di diversi progetti centrali nell’azione Borghi Autentici, come il percorso green, ora concluso, di Meshartility, la sperimentazione di Borghi della Felicità e la grande scommessa di Borgo Autentico Certificato, che porterà a un ulteriore innalzamento della qualità del lavoro di tutta la rete. Si è inoltre discusso del percorso che sta coinvolgendo BAI in una serie di incontri di presentazione del Manifesto e del nuovo Regolamento Associativo Interno.

Infine, sono stati rinnovati i membri del Consiglio Direttivo e del Comitato Etico, che si insedieranno ufficialmente l’8 aprile e inizieranno il loro lavoro insieme all’associazione e ai territori:

– Consiglio Direttivo: Mirko Ceci (Sindaco di Pietralunga, PG), Antonio Colaiacovo (Consigliere del Comune di Aliano, MT), Carolina De Vitis (Sindaco di Lettopalena, CH), Elettra di Cristofano (Consigliere del Comune di Scurcola Marsicana), Vincenzo D’Urbano (Consigliere del Comune di Pereto, AQ), Tiziana Familiare (Portavoce Club Amici dei Borghi Autentici), Carlo Ferrari (Sindaco di Montesegale, PV), Giorgio Frassineti (Sindaco di Predappio, FC), Gregorio Guzzo (Vicesindaco di Miglierina, CZ), Marco Lenna (Sindaco di Forni di Sotto, UD), Stefano Lucchini (Vicepresidente Vicario BAI), Franca Mascia (Assessore del Comune di Sorradile, OR), Giovanni Marina Pani (Assessore del Comune di Santu Lussurgiu, OR), Fiorenza Pascrazio (Sindaco di Bitetto, BA), Vincenzo Passaseo (Sindaco di Salve, LE), Roberto Pignatta (Assessore del Comune di Saluzzo, CN), Mansueto Siuni (Sindaco di Masullas, OR), Renzo Soro (Consigliere del Comune di Galtellì, NU), Ivan Stomeo (Sindaco di Melpignano, LE), Antonio Tavani (Consigliere del Comune di Fara San Martino, CH).

– Comitato Etico: Luciano Mazzoni (Presidente in carica), Paolo Allemano (Consigliere Regione Piemonte, già Sindaco di Saluzzo, CN), Fausto Fulghesu (già Sindaco di Laconi, OR).

 

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