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Siddi è un piccolo borgo rurale della Marmilla che si distingue per il suo grande impegno progettuale e organizzativo per la realizzazione del Festival regionale del Buon Cibo che Siddi organizza ormai da 17 anni, a luglio, dedicando questa due giorni (praticamente 48 ore di eventi) al cibo e alle produzioni di qualità della Sardegna con incontri, laboratori, concerti, mostre d'arte, proiezioni, degustazioni, cene in strada, mostra mercato, convivi, ecc.

Il Borgo di Siddi

Impegno progettuale e logistico che oltre al Comune, al Comitato Appetitosamente 2021, alla Cooperativa Villa Silli e alla Pro Loco, dispone della partecipazione fattiva di tutta la comunità di Siddi e delle sue espressioni aggregative, intergenerazionali, imprenditoriali, culturali, religiose e artistiche.

La cultura del cibo in ogni sua espressione sociale, economica ed ambientale si manifesta anche a Casa Steri, un'antica abitazione rurale seicentesca di Siddi che ospita il Museo delle Tradizioni Agroalimentari della Sardegna, in cui si racconta, in diverse sale adibite in spazi abitativi e produttivi, la storia alimentare dell'Isola, ed in particolare della Marmilla, sin dall'età Nuragica. Storia alimentare legata anche a quella artigianale, pratica che permane a Siddi in particolare con la produzione di cesti, ceramiche, strumenti musicali e ricami.

La pratica dell'agricoltura riveste  anche oggi un elemento distintivo per gli abitanti di Siddi nel loro territorio disseminato da campi di grano (in particolare grano duro "Cappelli"), orti, oliveti, alberi da frutto e vigneti. Presenti anche l'allevamento di ovini per la produzione di ottimi formaggi, l'apicoltura e la produzioni di dolci tipici.

Non è un caso dunque che Siddi sia presentato dagli organizzatori del Festival come "borgo rurale sardo della pasta". La semola di grano duro è lavorata manualmente dalle donne di Siddi, ottenendo un impasto dal quale, con grande maestria e pazienza, producono degli spaghetti lunghi e sottili ai quali viene data,  uno ad uno, una forma di fermacapelli a serpentina, detti marraconis fibaus.

La tradizione pastaia a Siddi ha avuto anche un passato industriale. Nel 1950 fu infatti inaugurato il Pastificio Puddu, che divenne il più grande pastificio industriale della Sardegna, che esportò la sua pasta in Europa e negli Stati Uniti. Il pastificio, dopo la crisi del settore pastaio degli anni '70, chiuse definitivamente, dopo alterne vicende, nel 1995. Oggi parte della struttura dell'ex pastificio Puddu è adibita a sala conferenze e a spazi dedicati ad attività produttive e artigianali.

Il territorio di Siddi ospita uno tra i più straordinari esempi di architettura funeraria nuragica che si distingue per l’eccezionale monumentalità e stato di conservazione. Sa Domu ‘e S’Orcu è una tomba dei giganti databile al Bronzo Medio XVI-XIV sec. a.c. circa, con fronte ad esedra a filari.

Il Parco Naturalistico Archeologico Sa Fogaia, è un’oasi verde che copre il versante orientale della giara di Siddi, distante poco più di un chilometro dal borgo. Racchiude l’omonimo Nuraghe a corridoio e  tracce di un villaggio, un’officina litica dedicata alla lavorazione dell’ossidiana del Monte Arci.

Nel cuore di Siddi vi è anche la sede del Museo Ornitologico della Sardegna.  Il museo, di proprietà del Comune di Siddi, fa anch'esso parte, come il Parco Naturalistico Archeologico Sa Fogaia, di un progetto di gestione integrata coordinato da un raggruppamento temporaneo fra imprese composto dalle Cooperative Villa Silli  e Memoria Storica.

E sempre alla Cooperativa Villa Silli ci si può rivolgere per visitare  la pregevole piccola Chiesa di San Michele Arcangelo di Siddi, risalente verosimilmente al XII secolo.

La Chiesa parrocchiale della Visitazione di Maria Vergine, del XVIII secolo, merita anch'essa un'accurata visita sia per le particolarità architettoniche sia per le pregevoli opere in essa contenute. Il suo sagrato, come quello della Chiesa di San Michele, ospita importanti momenti del Festival Regionale del Buon Cibo.

 

Altri collegamenti utili

Sardegna turismo: Siddi