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Magliano di Tenna

Marche

Magliano di Tenna è un Comune di 1434 abitanti della provincia di Fermo, a circa 15 km dal capoluogo. E’attraversato dal fiume Tenna che ha origine sui monti Sibillini e sfocia nell’Adriatico.

Il Borgo di Magliano di Tenna

Lo splendido borgo di Magliano di Tenna, di rara bellezza, conserva tutte le caratteristiche medievali, come buona parte della cinta muraria e due dei sei torrioni originari con un panorama che spazia dai monti al mare su oliveti e vigne.

La Storia

Le origini di Magliano di Tenna non sono ben documentate. Secondo una tradizione orale risalgono all’anno Mille con i primi insediamenti dei monaci farfensi. Il toponimo potrebbe derivare da un leggendario capitano di ventura: Malleano, da cui Castrum Malleani. Un’altra tesi più accreditata rimanda alla famiglia patrizia romana dei “Manli”.

Sono pochi i documenti disponibili a causa di un incendio che ha distrutto oltre il secolo scorso l’archivio comunale. Ma il ben conservato borgo medievale, con le sue torri e la cinta muraria, narra una storia antica. E’ uno dei castelli attorno alla città romana di Firmum (Fermo), tra i primi insediamenti Piceni. Dal 1229 al 1240 è possedimento di Montegiorgio per decisione degli imperatori svevi Federico I e Federico II.

Magliano era conteso, per la sua posizione strategica, sia da Montegiorgio che da Fermo. Durante l’occupazione napoleonica Magliano è incluso nel “Cantone” di Montegiorgio. Dopo la caduta napoleonica le Marche tornano a far parte dello Stato Pontificio e vi restano fino all’Unità d’Italia.

Da vedere

CHIESA DI SAN GREGORIO MAGNO

La chiesa di San Gregorio Magno deve il suo nome al patrono del paese ed è situata nel centro storico di Magliano di Tenna. Venne costruita durante il XVIII secolo sui resti di un vecchio insediamento farfense. L’edificio s’articola lungo l’ampia navata centrale decorata lateralmente da una serie di altari e di tele dei fratelli Ricci di Fermo, di Litterio Ricciardelli da Messina e di alcuni allievi del Gandolfi. La chiesa è importante per un affresco di fine quattrocento, attribuito intorno alla metà del XX secolo a Vincenzo Pagani, situato a destra dell’abside: Santa Lucia che indica i membri di una confraternita in devozione.

PORTA DA BORA

A nord-ovest della cinta muraria troviamo la torre maggiore: “Porta da Bora” un antico accesso fortificato al castello. Date le notevoli dimensioni siamo favorevoli a riconoscerne la funzione di torre di comando dell’intero complesso. La realizzazione originaria risale al XIII secolo circa insieme ad altre sette presunte torri a pianta quadrata e che nel corso del tempo sono andate distrutte o rimaneggiate. Ora di proprietà privata è una “Luxury Medieval Tower”.

TORRE DA SOLE (O DEL SUD)

LaTorre da Sole o del sud, è l’altra torre rimasta ancora oggi visibile oltre alla Porta da Bora. Presenta notevoli analogie costruttive con la vicina Torre da Bora ma, a differenza di quest’ultima maggiormente conservata nel tempo, nel corso degli anni è stata deturpata da una balconata perimetrale che mozza, con la sua orizzontalità, lo slancio verticale del torrione. Le due torri sono comunque ancora oggi collegate tra loro dalle murature perimetrali che un tempo s’aggettavano sopra un fossato artificiale dalla funzione difensiva dismesso nel XIV secolo circa.

MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA

Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso l’attività prevalente a Magliano era l’agricoltura. Vi erano anche piccole imprese edilizie, sarte, fabbri, calzolai. Artigiani intrecciavano corbelli e cesti di vimini o di paglia e scope di saggina. Negli anni sessanta è cominciato lo sviluppo industriale e sono sorte fabbriche di calzature (Distretto Calzaturiero Fermano-Maceratese) e per la lavorazione delle materie plastiche. Il Museo della Civiltà Contadina nel Torrione, in piazza Gramsci, offre al visitatore una testimonianza unica sul lavoro e sulla vita in campagna.

MADONNA DELLE GRAZIE E LA QUERCIA

La leggenda racconta che un contadino del posto si sia arrampicato su una frondosa quercia per bacchiare le ghiande da dare in pasto ai maiali. Purtroppo il ramo dove s’era sporto si spezzò e l’uomo cadde rovinosamente a terra riuscendo a restare comunque indenne. Attribuendo la grazia ricevuta alla Madonna decise di far costruire proprio sotto la quercia la chiesa. La quercia secolare di circa 500 anni era tra le più belle e grandi delle Marche, con un tronco di oltre 5 metri di circonferenza per 27 metri d’altezza e 29 di chioma. Infatti, dopo diversi sopralluoghi e studi di esperti agronomi arboristi per la sua messa in sicurezza, la quercia recentemente, nel 2021, si è spaccata in due abbattendosi a terra. La chiesa della “Madonna delle Grazie” risale al XVIII secolo ma nell’atto della realizzazione ha inglobato un’edicola votiva preesistente del XV secolo con affreschi attribuiti a Pierpalma da Fermo, una “Crocifissione” e una “Madonna che adora il Bambino” della fine del XV secolo.

CHIESA SAN FILIPPO NERI

A valle del paese, lungo la Statale 210 “Fermana Faleriense” soprannominata anche“mare monti”, nelle vicinanze del fiume Tenna si trova la chiesa di San Filippo Neri. L’edificio conserva il monumento funebre del noto architetto fermano Giovanbattista Carducci, realizzato, su disegno di questi, dallo scultore fermano Salomoni (1919). Nell’omonimo quartiere si svolge l‘ultima domenica di maggio la festa di San Filippo Neri e, ogni ultima domenica del mese, la Fiera/Mercato, tra le più importanti del comprensorio per presenze di espositori, ambulanti e pubblico.

Da gustare

L’enogastronomia è quella tipica del fermano-maceratese con prodotti di eccellenza come il Ciauscolo (salame spalmabile con indicazione geografica protetta) ma anche la porchetta e tutti gli altri insaccati tipici del maiale, essendo esso un vero prodotto antispreco, come recita un antico detto: “del maiale non si butta via niente”. Eppoi il tipico vino cotto, un mosto di uve fatto cuocere a lungo in caldaie di rame.

Da gustare tra i formaggi gli ottimi pecorini. Ma il Pecorino è anche un vino doc, il vitigno a bacca bianca che gareggia nelle scelte locali con la Passerina. Tra i rossi primeggia invece il Rosso Piceno prodotto con i vitigni Montepulciano e Sangiovese.

Tra i dolci da segnalare quelli della tradizione, a Natale il fristingo o pristingolo, le frittelle di carnevale, sfrappe, scroccafuse e cicerchiate, i calcioni (in dialetto: caciù) dolci ripieni di cacao, oppure di crema, o con le fave, gli arancini con sfoglia arrotolata fritta, crostata di frutta in estate, tronchetto di castagne in autunno, ciambelloni e vino cotto tutto l’anno.

Sono inoltre presenti produzioni locali di olio di oliva e miele.

In fatto di alimentazione ed in particolare di Dieta Mediterranea (patrimonio UNESCO), Magliano di Tenna vanta di aver avuto un illustre concittadino, il nutrizionista Prof. Flaminio Fidanza, uno dei principali collaboratori dello scienziato statunitense Ancel Keys, noti per l’indagine denominata “Seven Countries Study” (lo studio delle sette Nazioni), una ricerca durata 30 anni, da fine anni ’50 in poi e che, nell’Italia Centrale, si svolse nelle Marche, sulla popolazione della vicina Montegiorgio, data la presenza dell’importante Ospedale Diotallevi.

Cosa fare

Sono numerose le manifestazioni culturali e di spettacolo durante tutto l’anno a Magliano di Tenna. Le più significative sono:“SHABBY AL BORGO” nel secondo weekend di luglio (mostra nazionale artigianato artistico, hobbistica di qualità, con musica e spettacoli, trampolieri e giocoleria e animazione, food truck)  e la FESTA IN PIAZZA IN ONORE DEL PATRONO nel primo weekend di Settembre (Musica, Teatro, Spettacoli e Food).

Questo il calendario completo degli altri eventi:

ARRIVA LA BEFANA DAL CAMPANILE (6 gennaio o prima domenica dopo l’Epifania);

TOUR DELLA SIBILLA in E-Bike (marzo);

MAGLIANOESTATE manifestazioni culturali e di spettacolo (giugno/settembre);

BORGO BEER FEST con musica live e stand gastronomici (tre giorni fine giugno);

GIOCHI TRA CONTRADE presso il Centro Sportivo Bocciofila Maglianese (intero mese di luglio);

CENTRI ESTIVI “E-STATE CON NOI” ragazzi fino a 14 anni (mese di luglio);

CANTANDO SOTTO LE STELLE concerto Corale San Gregorio Magno, diretta da G. Scriboni; (fine luglio)

BORGHI APERTI con “Noi Marche Bike Life” visita guidata gratuita e buffet. Tesori e Sapori alla scoperta delle bellezze di Magliano (fine agosto);

PULIAMO MAGLIANO “Puliamo il Mondo” - Legambiente” (1° domenica di ottobre);

TAPPA ADRIATICO CROSS TOUR – Challenge Ciclocross Marche Abruzzo (2° domenica di ottobre);

ENDURANCE DEL CINGHIALE – Motocavalcata turistica di moto e quad (ultimo weekend di ottobre);

PALIO DEI COMUNI - Ippodromo di Montegiorgio e Cena consegna della Giubba (secondo weekend di novembre);

GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI - Festa dell’Albero, con Legambiente e le Scuole (21 novembre);

MOSTRE DI ARTI VISIVE, Fotografia, Pittura, Scultura presso il Torrione Medievale Comunale (dall’8 dicembre all’Epifania);

ACCENSIONE DELL’ALBERO DI NATALE IN PIAZZA DEL BORGO con le Scuole di Magliano (domenica precedente il Natale);

CONCERTO DI NATALE Corale San Gregorio Magno di Magliano di Tenna, presso la Chiesa Parrocchiale – P.zza Gramsci;

SANTA MESSA DI NATALE e concerto di musici, zampognari e vin brulè.

 

LINK UTILI: 

https://maglianobellezzainfinita.it/