Predappio, 21-22 marzo 2014 – Assemblea Nazionale Borghi Autentici d’Italia
“I piccoli e medi Comuni sono un intralcio o una risorsa per l’Italia?”
Il 21 e 22 marzo 2014 si è svolta a Predappio (FC), presso il Cinema Teatro Comunale, l’Assemblea Nazionale di Borghi Autentici d’Italia, appuntamento annuale nel quale i rappresentati degli enti soci si riuniscono per rivedere e discutere quanto realizzato durante l’anno passato e progettare i nuovi percorsi di sviluppo da attuare nel prossimo futuro.
Il pomeriggio di venerdì 21 è stato dedicato al convegno dal titolo “I piccoli e medi Comuni sono un intralcio o una risorsa per l’Italia?”, nel quale i relatori hanno affrontato il tema delle piccole comunità che, in un contesto storico e politico come quello attuale, si trovano a dover percorrere strade complesse per proseguire nel loro percorso di sviluppo nonostante le evidenti difficoltà che si ritrovano ad affrontare.
I lavori si aprono con i saluti ufficiali del Sindaco di Predappio Giorgio Frassineti e con l’introduzione del Presidente BAI Ivan Stomeo, Sindaco di Melpignano, che sintetizza per il pubblico presente i progetti che hanno caratterizzato l’ultimo anno di lavori di Borghi Autentici, i progetti strategici e i progetti pilota, nonché alcuni percorsi di sviluppo che stanno assumendo particolare importanza, come il progetto Rifiuti Zero portato avanti con la collaborazione di Rossano Ercolini Presidente di Zero Waste Europe, il percorso di Certificazione dei borghi autentici, il progetto Meshartility che sta comportando proprio in questo periodo la stesura e la presentazione alle varie comunità locali dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile, il progetto Comunità Ospitali attraverso il quale diversi borghi della rete BAI stanno intraprendendo un percorso di qualità per diventare destinazioni di viaggio che mettono al centro le esperienze e il coinvolgimento dei visitatori nella vita e nella quotidianità locale, e infine il nuovo progetto in partenza con la collaborazione dello scrittore e paesologo Franco Arminio relativo alla Scuola Nazionale di Paesologia.
A seguire, il Sindaco di Forlì Roberto Balzani è intervenuto sottolineando l’importanza del lavoro di rete dei piccoli centri, rappresentato per esempio dalle Unioni di Comuni, e mettendo in evidenza la necessità di costruire una territorialità che compensi i limiti delle difficoltà vissute dai territori interni: in questo senso, le Unioni potrebbero colmare il vuoto che lasceranno le Province, in modo che anche i piccoli Comuni siano rappresentati nella gestione territoriale.
L’intervento successivo, tenuto dal Segretario Generale di Borghi Autentici d’Italia Maurizio Capelli, si è aperto considerando le previsioni che vedono uno spopolamento sempre più marcato dei territori rurali a favore delle aree urbane, messo però in discussione dalla consapevolezza che le popolazioni locali sono da sempre fortemente radicate nei propri territori, nei quali tendono a rimanere e continuare a vivere. Inoltre, si è evidenziato come non abbia senso parlare di efficienza dei piccoli Comuni considerandoli solo in termini obiettivi e numerici: occorre al contrario ripensare le autonomie locali in termini complessivi, considerando innanzitutto la qualità della democrazia, una democrazia in cui i territori – anche minori – devono poter partecipare alla gestione del paese. In questo senso, sottolinea Capelli, il tema della democrazia è stato affrontato secondo questa prospettiva solamente dall’ex Ministro Barca. Oggi occorrerebbe proporre una collaborazione tra territori minori che non sia incentrata solo sui servizi essenziali ma che diventi un vero e proprio governo integrato, che abbracci anche argomenti significativi come pianificazione e gestione di area, mantenendo nello stesso tempo le autonomie istituzionali dei Comuni.
Luigino Sergio, Presidente dell’Unione Grecìa Salentina, ha poi puntato l’attenzione sulla necessità di mantenere le specificità dei singoli Comuni, che si unisce però al bisogno di una gestione a rete, possibilmente in forma di Unione, necessità già emersa nel 1990 con la possibilità, prevista dal legislatore, di creare Unioni di Comuni. Non si auspica perciò il superamento della municipalità, ma il superamento delle modalità di gestione classica dei territori. In questo senso, molto è stato fatto in Salento negli ultimi anni e un esempio di ciò è rappresentato proprio dall’Unione della Grecìa Salentina, che oggi riunisce circa 60.000 abitanti: dal punto di vista politico un’unione di questo tipo si traduce in un maggiore peso nelle decisioni di gestione di area, sicuramente maggiore di quello che avrebbero i singoli enti. Il Presidente conclude il suo intervento evidenziando come BAI sia la testimonianza evidente di come sia possibile fare rete, portando attenzione sulle piccole realtà e potendo in questo modo contare su più forze per realizzare progetti complessi e di grande importanza strategica.
Chiude la serie degli interventi Stefano Lucchini, Sindaco di Sauris e Presidente f.f. Delegazione UNCEM Friuli Venezia Giulia: Lucchini ha evidenziato le difficoltà delle Comunità Montane, che hanno subito negli ultimi quindici anni importanti cambiamenti strutturali-organizzativi e politici, a seconda delle diverse leggi regionali scritte per regolarne la gestione.
Al termine degli interventi dei relatori, prende avvio il dibattito, nel quale i rappresentati dei vari Comuni presenti al convegno riportano e condividono l’esperienza del proprio territorio, in particolare relativamente alla “questione Unioni”.
Sabato 22 marzo, invece, in mattinata, si è svolta l’Assemblea dei soci BAI, incontro chiuso e riservato ai rappresentanti degli enti associati che ha affrontato gli argomenti del seguente Ordine del Giorno:
Ore 9.15: ASSEMBLEA STRAORDINARIA – Proposta di modifica dello Statuto Sociale
Ore 9.45: ASSEMBLEA ORDINARIA
- Esame ed eventuale approvazione del bilancio consuntivo chiuso al 31/12/2013;
- Esame ed eventuale approvazione del bilancio preventivo 2014;
- Proposta di modifica della delibera assembleare del 23 marzo 2013 riguardante l’indennità ai componenti il Comitato Etico Nazionale;
- Proposta di regolamento per l’istituzione del Libro “Soci onorari” (art.9 Statuto);
- Proposta di nomina del componente il Consiglio Direttivo a seguito di dimissioni intervenute durante l’anno di altrettanti consiglieri;
- Comunicazioni del Comitato Etico Nazionale;
- Informazioni ai soci circa l’attività dell’Associazione;
- Varie ed eventuali.