Tu sei qui

Un decalogo per la frequentazione della montagna

05.05.20

Dieci consigli utili dell’UNCEM per questa nuova Fase 2 di attività sportiva e frequentazione della montagna

Ora le montagne hanno bisogno di noi, così come noi di loro”. Con queste parole il Presidente del Club Alpino Italiano Vincenzo Torti aveva esortato, qualche giorno fa, il Governo affinché si facesse chiarezza sulla possibilità di tornare a frequentare sentieri e sterrate di montagna. Attività sportiva e motoria ma anche manutenzione in vista della stagione estiva ormai incipiente.

Gli aveva fatto eco Marco Bussone, Presidente Nazionale UNCEM,  sottolineando come i territori montani fossero pronti ad accogliere i primi camminatori delle terre alte, irrigiditisi dopo due mesi di stop forzato. Dalle FAQ ministeriali relative al DPCM del 26 aprile scorso, infine, il via libera ufficiale all’attività sportiva e motoria anche lontano dalla propria abitazione, con la possibilità di spostarsi con mezzi pubblici o privati a patto di rimanere nei confini amministrativi della Regione. “Siamo molto contenti di queste opportunità” – il commento a caldo di Bussone. “Ora servono buon senso e impegno da parte di tutti per guardare ai territori come luogo dei beni comuni e per immaginare nei borghi e nelle aree montane nuove opportunità di sviluppo”.

In tal senso l’UNCEM ha voluto rivolgere un appello a coloro che in questi giorni torneranno a frequentare la montagna. Dieci consigli utili per una fruizione sostenibile e consapevole del territorio.

1. Non scegliere luoghi per l’attività sportiva eccessivamente lontani da casa. Resta sempre – per l’attività sportiva – all’interno della tua regione. Non è consentito svolgere attività ludica, ma solo attività sportiva anche in Comuni diversi dal proprio, entro i confini della propria regione.

2. Segui le disposizioni sugli spostamenti e in caso di ogni dubbio leggi le FAQ sul sito del Governo, a questo link.

3. I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere a casa.

4. Rispetta la distanza interpersonale di almeno due metri se svolgi attività sportiva.

5. Non scegliere – a piedi o in bicicletta – percorsi troppo impegnativi, rispetta i tuoi limiti e affronta le attività sportive gradualmente in base alla preparazione fiscia.

6. Per gli spostamenti in auto per raggiungere la destinazione dell’attività sportiva, compila e porta con te questo modello di autodichiarazione. Le seconde case non si possono raggiungere.

7. Anche per attività sportiva in bicicletta porta con te una copia dell’autocertificazione, da avere in caso di controlli. Come scritto nelle FAQ: “È consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale”.

8. Fermati in un negozio del territorio. Se entri in un luogo chiuso devi indossare la mascherina. Nel negozio, acquista i prodotti tipici del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa. È un segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’economia locale. Se quando sei a casa ti piace acquistare on line, scegli i portali che realmente rappresentano il territorio e le sue imprese. Non le grandi piattaforme ma i siti internet “di valle”, di territorio. È fondamentale per sostenere le aziende agricole e artigiane dei territori.

9. Se vuoi acquistare beni alimentari da consumare, con la formula del take away, chiama prima il ristorante o il bar dove potrai recarti, per ordinare i prodotti da ritirare. I prodotti non potranno essere consumati nell’esercizio né in prossimità dello stesso, per evitare assembramenti.

10. Ricorda che la Montagna è il cuore dei beni comuni: sentieri, aria, acqua, prati, foreste, clima e ambiente sono di tutti. Ma sono beni della Montagna. Rispettali – porta a casa sempre i rifiuti -, guarda ai territori e ai paesi come luogo pulsante, comunità vive, centri di innovazione, impresa, produttività, impegno e coesione dei singoli che generano comunità. Non passare oltre. I territori sono cultura e all’ombra di un campanile c’è la vitalità di un paese che nel Paese ha affrontato in modo diverso la crisi sanitaria rispetto alle aree urbane, che rinasce accogliendo – dai prossimi mesi – turisti ed escursionisti secondo le norme e le regole che verranno. La montagna non è il parco giochi delle aree urbane. Accoglie e dà vita a opportunità sportive che permettono di godere dei beni comuni. Scopri piano i territori e segui questo decalogo per poterti sentire parte di comunità che sono più che mai vive.