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Turismo sostenibile | Approfondimento 2

06.11.15

Dopo un primo appuntamento dedicato al tema “I beni culturali come fattore dello sviluppo sostenibile del turismo”, continua l'approfondimento dei temi discussi durante i tavoli di lavoro degli Stati Generali del Turismo Sostenibile, che si sono svolti a Pietrarsa (Na) il 2 e 3 ottobre scorsi e ai quali ha preso parte anche l’Associazione Borghi Autentici.

La seconda sessione degli incontri è stata dedicata al tema "Sostenibilità della destinazione" e si è articolata seguendo tre questioni principali, analizzate come segue durante le discussioni.

Che rapporto "vero" possiamo instaurare tra operatori del turismo, turisti e cittadini?

La riflessione qui parte da una considerazione: in campo turistico, BAI sta lavorando al progetto Rete Nazionale delle Comunità Ospitali, progetto strategico integrato finanziato dal MIBACT basato sulle vocazioni dei luoghi. Si tratta di una sinergia tra associazioni, promotori turistici e turisti: le azioni di promozione sono ad oggi direttamente messe in atto da gruppi di lavoro composti da cittadini e operatori, in un processo completamente spinto dal basso.

Ma questa prima domanda ne porta dentro un’altra che è forse quella principale: come governiamo il turismo? Una soluzione, in alcuni territori già sperimentata per governare le azioni turistiche, è quella di costituire un tavolo formale al quale partecipino una serie di attori impegnati a elaborare indirizzi e linee guida per le politiche sul turismo, indirizzo che viene dall’Europa. Un ulteriore elemento fondamentale è la visione strategica a lungo termine delle politiche turistiche: non si può più pensare ad azioni di breve durata, occorre lavorare a una pianificazione a lungo termine.

Durante il tavolo di lavoro è emersa un'importante specificazione: sostenibilità delle destinazioni non significa evitare il turismo di massa, ciò che conta è la sua gestione, il rapporto che il turismo arriva ad avere col territorio, che non deve snaturarsi, e con gli abitanti del luogo che, non bisogna dimenticarlo, sono i primi a viverlo quotidianamente e devono potersi rispecchiare in esso.

 
Siamo pronti a individuare delle priorità territoriali facendo crescere con programmazione i diversi territori, selezionando luoghi di sperimentazione condivisa da tutti all'interno delle macro regioni?

Alla questione, il gruppo di lavoro ha espresso un parere quasi totalmente coeso, sostenendo che lavorare per priorità può significare lavorare per macrotemi condivisi a livello nazionale piuttosto che per singoli luoghi o singole azioni puntuali: l’obiettivo dovrebbe essere quello di individuare azioni che possano essere di interesse per l’intero territorio nazionale e declinarle in modo diverso nei vari luoghi. Occorre lavorare in rete, rispettando le priorità dei singoli territori.

Ciò che emerge dalla discussione è però innanzitutto la necessità di condividere la definizione di turismo sostenibile tra i diversi territori perché oggi ancora manca una lettura univoca del fenomeno, nonostante gli indicatori che arrivano dall'Unione Europea.

Siamo consapevoli di dover mantenere la "verità" dei luoghi come asset principale della nostra offerta nazionale? E di dover puntare sulla cultura contemporanea per dare un futuro a quei luoghi stessi tramite innovazione tecnologica e sociale?

La qualità del territorio è il primo elemento sul quale puntare per poter lavorare allo sviluppo turistico: "la qualità è sinonimo di identità", questa una delle affermazioni più incisive emerse durante la discussione, insieme alla centralità dei cittadini nei processi di valorizzazione turistica dei territori. Si è parlato di partecipazione, di responsabilità condivisa tra operatori e comunità. Fondamentale è l'innovazione tecnologica dei territori, partendo dai sistemi di gestione dell'ospitalità, molto spesso non adeguati, fino ad arrivare ai servizi socio sanitari, all'accessibilità.

Per quanto riguarda invece il mantenimento della "verità" dei luoghi, tema complesso da sviscerare, è emersa una considerazione che sembra unire le diverse voci in campo: "salvare l'autenticità significa non fare danni ai territori", e ciò è possibile se si lavora in rete, aiutandosi e collaborando anche tra operatori del settore.

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Nell'ambito di questa sessione, le iniziative di Borghi Autentici coerenti con quanto discusso sono:

- percorsi integrati finalizzati a coinvolgere amministrazioni, operatori e cittadini per sviluppare e condividere progetti e azioni locali principalmente sui temi della tutela e valorizzazione del paesaggio, adattamento al cambiamento climatico, gestione del verde urbano e piani integrati di sostenibilità delle destinazioni, come accade per i progetto URANOS - cielo, territori e comunità;

- fruizione turistica incentrata sul coinvolgimento delle comunità locali (progetto Comunità Ospitali) e sulle attività outdoor (progetto Borgo Attivo).

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