Unione di Comuni della Planargia

Nell'aprile 2017 l'Unione (precedentemente Unione di Comuni della Planargia e del Montiferru occidentale) ha assunto la denominazione Unione di Comuni della Planargia. Fanno parte dell'Unione della Planargia i comuni di: Bosa, Flussio, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Suni, Tinnura, Tresnuraghes.

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L'Unione di Unione di Comuni della Planargia

La Planargia è una piccola regione storica della Sardegna nord-centro-occidentale compresa tra la bassa valle del fiume Temo, unico fiume navigabile della Sardegna e il versante settentrionale della regione storica del Montiferru.

Collegamenti utili

Provincia:

Oristano

Numero abitanti:

11.445

Superficie:

272,15 km²

GPS:

40° 17' 49.222" N, 8° 29' 55.004" E

Sito web:

Sito web di Unione di Comuni della Planargia

I borghi dell'unione

Bosa

Bosa è una coloratissima cittadina della Planargia, di circa 7400 abitanti, il cui centro storico medievale si è sviluppato attorno al Castello di Serravalle edificato nel 1112 dai Marchesi Malaspina. Le case alte e colorate digradano sino al fiume Temo che attraversa Bosa da est e ovest. A destra e sinistra gli oliveti caratterizzano il paesaggio mentre l'area costiera (la Marina di Bosa) è caratterizzata dai promotori e dalle insenature del Parco Biomarino di Capo Marrargiu. Oltre alla conosciutissima Malvasia di Bosa, sono presenti numerosi servizi e attrattori che insieme fanno di Bosa il centro principale delle Planargia: manufatti di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet. E poi le sue chiese, il citato Castello, la riserva naturale orientata di Badde Aggiosu, Marrargiu e Monte Mannu, con il suo patrimonio di biodiversità, le piscine naturali, i suoi musei e i suoi numerosi servizi agli abitanti e ai turisti.

Flussio

Piccolo paese della Sardegna centro – occidentale, Flussio è noto per l’arte dell’intreccio e per l’ottima malvasia. Verdi vigneti colorano il paesaggio attorno al borgo adagiato su un declivio soleggiato nella regione storica della Planargia. Il territorio è particolarmente fertile e adatto all’agricoltura tanto da caratterizzare, insieme all’artigianato, l’economia del paese che va dalla raccolta dell’asfodelo, i cui steli essiccati sono utilizzati per la creazione di tipici ed elaborati cestini, ai vigneti di malvasia, raffinato vino DOC che fa di Flussio uno dei paesi inseriti nella “Strada del vino Malvasia di Bosa”. Il paese è abbellito da murales di colori caldi e vivaci e arricchito da belle Chiese e dalle diverse testimonianze sparse sul territorio risalenti all’età del bronzo: i nuraghi Jiannas, Murciu, Caddàris e Carcheras e le tombe dei giganti di sos trainos e sa figu bianca.

Magomadas

Magomadas è un piccolo centro di 700 abitanti dedito da sempre alla viticoltura. Dalla sua posizione privilegiata si gode un ottimo panorama su Modolo e sul mare. Da visitare il Museo del Vino, in un edificio cinquecentesco del centro storico. Ospita anche un'enoteca che propone degustazioni e piatti tipici. Sempre in centro la Chiesa di San Giovanni Battista in tardo stile gotico-catalano e la chiesa di Santa Croce, risalente a fine XIV-inizio XV secolo, che custodisce un bellissimo Cristo ligneo. A tre chilometri dal centro abitato, la piccola frazione, di Santa Maria del Mare con l’omonima chiesetta del 1600. A testimonianza che il territorio fu abitato sino dall'età nuragica, il nuraghe Sebe, varie torri nuragiche e i resti di un pozzo sacro.

Modolo

Filari di vigne costellano la strada per arrivare a Modolo, borgo della provincia di Oristano, uno tra i più piccoli della Sardegna, a pochi km dal mare di Bosa e dalle calette del litorale di Alghero. Vai alla scheda del borgo »

Montresta

Immerso tra vivacissimi boschi e falesie, da cui si può ammirare il volo dei grifoni, il Borgo Autentico di Montresta è noto per i suoi bellissimi murales e per l’arte dell’intreccio di giunco e asfodelo nella produzione di meravigliosi cestini realizzati a mano Vai alla scheda del borgo »

Sagama

Sagama è un piccolo paese della Planargia, di 200 abitanti, circondato da bochi e vigneti. E' molto conosciutoper la Parrocchiale di San Gabriele Arcangelo costruita nella prima decade del 1600, definita oggi "chiesa museo" poiché custodisce al suo interno la statua del Santo (rientrata dopo il restauro), un pulpito seicentesco, pregevoli statue e dipinti, altari lignei. Il patrono è celebrato il 24 marzo e a fine ottobre e i festeggiamenti richiamano anche persone dei paesi vicini. Vicino alla parrochiale i resti del nuraghe monotorre Muristene. Da visitare anche le chiese di Santa Croce, nel cui piazzale a metà gennaio si accendono i fuochi di Sant’Antonio Abate, e della Vergine del Carmelo, festeggiata a metà luglio.

Suni

Sono tre i principali monumenti che narrano la preistoria a Suni. Il Nuraghe Nuraddeo, un complesso nuragico costituito da un mastio circondato da un bastione di tre torri raccordate da cortine rettilinee con evidenti i resti di un villaggio, la splendida Domus de Janas Chirisconis, una necropoli ipogeica scavata in un affioramento tufaceo che domina la valle del Riu Mannu, e il Nuraghe a corridoio Seneghe". Meritano una visita la chiesa di San Pancrazio del XV secolo e la vicina dimora del centro storico diventata casa-museo Tiu Virgiliu che rappresenta una testimonianza significativa della cultura contadina e artigiana del periodo compreso tra il XIX e il XX secolo. Anche qui a Suni, siamo sulla strada della Malvasia di Bosa.

Tinnura

Tinnura è un piccolo paese di 250 abitanti, nella Planargia. E' un museo "a cielo aperto" per via dei murales che lo adornano e ne tratteggiano la vita rurale e delle sculture di artisti sardi che abbelliscono piazze e vie. E' unito al comune di Flussio attraverso il corso principale ovvero la SS 292, e con Flussio condivide anche l'arte dell'intreccio di cestini di asfodelo, canna e salice. Anche a Tinnura troviamo ottimi vini tra i quali spicca la Malvasia, oliveti e frutteti, così come prosegue la pratica dell'allevamento. Da visitare la seicentesca parrocchiale di Sant’Anna con il suo elegante campanile a bande in mattoni rossi. L'area fu abitata già in epoca prenuragica, nuragica e romana, e sono numerose le testimonianze archeologiche, come la tomba di Giganti su Crastu Covocadu, una delle più grandi e importanti della Sardegna.

Tresnuraghes

Tresnuraghes è un borgo con circa 1200 abitanti che dalle colline del Montiferru raggiunge il mare limpido e cristallino, con fondali di eccezionale bellezza, le tre torri di avvistamento aragonesi e sette chilometri di spiaggia rosa. Il territorio di Tresnuraghes è costellato da architetture arcaiche come nuraghi, domus de Janas, da una tomba dei giganti e un dolmen, ma dei 3 nuraghi vicino all'abitato, da cui deriva il nome, rimangono tracce solo di uno. Il borgo si compone prevalentemente di case basse ed è disseminato di chiese. Da visitare assolutamente il Museo Casa Deriu. Siamo sulla Strada della Malvasia di Bosa (e Bosa dista solo 10 km da qui) e anche a Tresnuraghes, che fra l'altro è Città del Vino si producono ottimi vini e cibi.

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