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Il borgo di  San Cassiano sorge nel sud del Salento, in un territorio pianeggiante dominato da distese di uliveti in cui ricade parte del Parco dei Paduli.

Il Borgo di San Cassiano

Il nome del borgo si pensa derivi dal culto per San Cassiano che, secondo la tradizione, provenendo da Oriente e diretto ad Imola, di cui ne divenne vescovo, fece sosta intorno alla fine del III secolo nel luogo in cui sorge l’attuale centro.

Il territorio del borgo è ricco di numerose specie animali e vegetali come le querce secolari dell’antico bosco del Belvedere. L’economia è basata sull’agricoltura, in un ambienta ricco di vegetazione spontanea.

San Cassiano

 

La Storia

La nascita del borgo di San Cassiano risale circa all’anno Mille quando, in seguito alla devastazione di Muro, gli abitanti del casale, rifugiatisi nel Bosco Belvedere, uscirono poi allo scoperto e fondarono l’attuale borgo.

Con l’arrivo dei monaci basiliani, il borgo fu sottoposto a una forte crescita economica e a un vigoroso sviluppo sociale.

I primi feudatari del paese furono i Signori Doria, a loro subentrarono i Panza, i Cubello e i Conti Frisari. San Cassiano diventò comune autonomo nel corso del 1975 separandosi dal comune di Nociglia di cui era frazione.

Palazzo Baronale San Cassiano di Lupiae – Wikimedia

Da vedere

Gli edifici sacri rappresentano una tra le più importanti attrazioni del borgo di San Cassiano. La cripta della Madonna della Consolazione, risalente al periodo tra il IX e il X secolo, si presenta come una piccola chiesa sotterranea ricca di affreschi. Fu meta di pellegrinaggio almeno fino al XVII secolo.

Altra Chiesa di grande valore e importanza è quella della Madonna, costruita a forma di croce nel 1550: sia al suo interno che all’esterno sono state rinvenute tombe di origine basiliana.

Chiesa Madonna Assunta San Cassiano di Lupiae – Wikimedia

La Chiesa matrice di San Cassiano, attualmente dedicata a San Leonardo, le cui origini sono difficili da ricostruire, nel 1815 si presentava in uno stato di conservazione precario tanto da decidere di ricostruirla quasi ex-novo. La nuova chiesa, la cui costruzione comportò l’utilizzo dell’area della struttura preesistente, dedicata sempre a S. Leonardo, fu terminata ed inaugurata nel 1849.

Altro edificio importante è il Palazzo Feudale di San Cassiano, situato nel centro del nucleo antico del borgo. Creato intorno al ‘400 - ’500 come struttura difensiva, con l’allontanarsi della minaccia delle invasioni fu ristrutturato dal feudatario e assunse la funzione residenziale. Oggi l’antico Castello di San Cassiano è sede del Palazzo Municipale ed espressione della forte vocazione culturale del paese.

Da gustare

Il borgo di San Cassiano conserva un’importante tradizione culinaria. I prodotti del territorio includono un olio d’oliva eccellente, diversi tipi di insaccati gustosi e vini molto buoni, tra cui spicca il Negroamaro.

Tra gli svariati piatti tipici locali troviamo le purpette cu li pipirussi, polpette con i peperoni, preparate con pecorino, prezzemolo, carne di vitello e capperi, i vermiceddhri cu lu baccalà, tipo di pasta tipico del Salento, preparati con il baccalà. Dolce caratteristico è invece ù pizzicunfittu, preparato con la buccia di un mandarino, arance e miele.

Altra golosità sono le cassatine di ricotta, prelibatezze a base di crema di ricotta, con pan di spagna e crema.

Cosa fare

San Cassiano, paese dell’entroterra ma molto vicino alle località balneari importanti del Salento, soprattutto in occasione di manifestazioni ed eventi, attira un numero elevato di visitatori.

L’evento che più degli altri persegue l’obiettivo di promuovere la cultura del territorio e delle sue tradizioni, oltre a far conoscere e valorizzare saperi e sapori antichi, è la celebrazione in onore di San Giuseppe, che ha origini antichissime. La festa è il risultato di un lungo e metodico lavoro che inizia alla fine di febbraio, con la raccolta del grano, dell’olio, dei peperoni e di tutti i prodotti della terra necessari per l’allestimento delle tavolate e coinvolge l’intera comunità nella preparazione delle tredici differenti pietanze offerte il 18 marzo, giorno della festa. A partire dal 10 marzo, nella chiesetta del paese dedicata al Santo, hanno inizio le novene caratterizzate dai canti tipici. Il culmine della festa è rappresentato dalla focara, un fuoco ottenuto dalla raccolta di migliaia di fascine di ulivo offerte, come si tramanda da generazioni, dalla comunità.

Il mese estivo si caratterizza per l’agosto sancassianese, organizzato dall’amministrazione comunale, nella prima decade di agosto, con concerti, manifestazioni folcloristiche, culturali, sportive, mostre di artigianato locale, di pittura e scultura.

Tra le altre ricorrenze ricordiamo la Giornata Natura, la terza domenica di maggio, la festa della Madonna di Consolazione il 2 luglio e la Festa dell’Immacolata.

Il territorio di San Cassiano comprende parte del Parco dei Paduli, consigliato a chi vuole stare a contatto con la natura. L’area è connotata da un paesaggio prevalentemente dominato da ulivi e da alcuni esemplari delle querce dell’antico Bosco di Belvedere.

Palazzo Cito San Cassiano di Polalz – Wikimedia

 

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