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Il piccolo borgo di Pereto sorge avvinghiato ad uno sperone di roccia ai piedi del Monte Fontecellese, nel territorio della Marsica.

Il Borgo di Pereto

Pereto sorge nella valle del Turano, incastonato tra verdi campagne e rilievi montuosi, in una terra di frontiera al confine col Lazio, tanto da essere definita “Porta d’Abruzzo”. Boschi di roverelle, quercine e faggete caratterizzano il paesaggio che circonda il borgo e si affiancano alle rocce di tipo carbonatico che dominano il territorio.

A caratterizzare il centro abitato di Pereto è il castello medievale con le sue imponenti torri, che si inserisce in un centro storico perfettamente conservato. Le case di piccole dimensioni e costruite su vicoli molto stretti che si allargano di tanto in tanto in piazze, si alternano alle chiese e ai palazzi maggiori.

Come in tutti i castelli che si rispettino, anche tra le mura del castello di Pereto, si narra si aggiri un fantasma, quello del conte Rostainuccio Cantelmo, imprigionato qui nel 1400 e poi giustiziato dagli Orsini.

La Storia

Il borgo di Pereto vanta origini antiche, come testimoniano gli antichi cocci e insediamenti umani visibili in molte zone ma, le prime notizie documentate risalgono alla fine del 900.

Il borgo, nei secoli, segna il confine tra diverse aree religiose e politiche, rappresentando un punto strategico sia per la Piana del Cavaliere che per la Marsica. In età preromana e romana, dopo essere entrato a far parte della regione degli Equi, rappresentò uno dei punti di confine strategici tra il popolo Equo, Marso e romano.

Tra l’anno 1000 e il 1400 fu sotto il controllo religioso dell’abbazia di Subiaco, di quella di Montecassino e quella di Farfa. Il controllo politico venne invece destinato a varie famiglie: la famiglia della Marsica, gli Orsini e la famiglia Colonna che dominò il paese fino al 1806 quando, con l’abolizione dei feudi, i loro possedimenti furono ceduti.

Agli inizi del XX secolo diverse persone emigrarono, inizialmente, verso gli Stati Uniti d’America, e successivamente verso la città di Roma e la sua periferia (Tivoli, Bagni di Tivoli, Guidonia, ecc.) con il conseguente spopolamento del paese. Oggi a fronte di mutate condizioni di lavoro, mentre nuove famiglie si stanno insediando nel centro abitato, si assiste al ritorno in patria di coloro che avevano lasciato la terra natia in cerca di fortuna.

Pereto Panorama

Da vedere

Simbolo di Pereto è il Castello che, costruito nel 1096, venne abitato sino alla metà del 1400. Completamente abbandonato a partire dal XV secolo, rimase esposto alle intemperie, bersaglio del tempo e dell’ incuria: i solai caddero e gli affreschi, di cui oggi ne sopravvivono solo due, scomparvero dalle pareti interne.

Testimoni della forte tradizione religiosa del borgo sono le diverse chiese ancora oggi ben conservate.

La più importante dal punto di vista storico e culturale è sicuramente la chiesa di San Pietro, posta alle pendici del paese, in località “La croce”. Oggi dell’antica basilica romana risalente al III-IV secolo a.C. sono visibili solo alcuni resti.

Di grande valore è anche la chiesa di San Silvestro, costruita probabilmente intorno al 955 d.C. Il complesso rimase attivo fino alla metà dell’anno 1400 e in seguito divenne oggetto di saccheggi e di vandalismi: allo stato attuale sopravvive solo una piccola cappella dove sono ancora visibili degli affreschi.

 

L’edificio religioso più antico è la chiesa della Madonna dei Bisognosi. La sua storia è narrata su di una pergamena risalente al 610 d.C., in cui si racconta la traslazione di un’immagine in legno della Madonna con il bambino in braccio da Siviglia in Spagna sino alla montagna di Serrasecca. Oggetto di pellegrinaggio di papi, re, regine, nobili e tanti fedeli che nel corso dei secoli hanno mantenuto in vita questa chiesa, ancora oggi è simbolo di devozione da parte dei paesi limitrofi e di altre zone prospicienti.

Tra le chiese del paese merita la visita anche la chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1524, come è riportato su di una targa murata sul portale dell’edificio. Nel centro storico del paese si trova invece la chiesa di San Giorgio martire, fondata nel 1584.

 

Da gustare

La tradizione culinaria di Pereto è vasta e varia dai primi ai dolci, come nella migliore tradizione locale.

Tipici primi piatti della cucina del borgo, sono: frascaregli co’ gli fasoi, minestra di fagioli e pasta fatta in casa e tagliata a listarella, condita con olio, pomodoro e aglio pestato; la cicerchiole, zuppa di lenticchie con pasta fatta in casa a quadretti; i ravioli dolci con ripieno di ricotta e zucchero conditi con pomodoro; la “polenta alla spianatora” condita con sugo di spuntature o di cacciagione e con gli avanzi di polenta si fanno gli gnocchetti e gli ingrituati, una pasta di farina e acqua sbriciolata.

Specialità di carne è la pecora agliu cutturu (spezzatino di pecora cotto per ore con verdure e vino bianco). La pizza tradizionale è a pizza ‘e ranu e quella ‘e turcu, rispettivamente a base di grano e di granoturco. Dal miscuglio delle due farine nasce invece la pizza ‘nfrasca.

Molti dei dolci tipici sono legati alle feste religiose. Come i muzzitti, sfoglia arrotolata e ripiena di frutta secca e cioccolato tipici della tradizione natalizia e le pizze ‘e pasqua, dolce lievitato per almeno 24 ore, a base di ricotta, uva passita, frutta candita, uova, zucchero e farina, di forma simile ad un ciambellone. E ancora le ciammellette co’ lu vinu, le tischelle, i gentilini, biscotti tipici peretani, le pizzelle e le uova nella neve.

Cosa fare

Come nella migliore tradizione abruzzese, nell’arco dell’anno, numerosi sono gli eventi a carattere religioso rievocati dalla comunità peretana. Fondamentale è l’attività svolta dalle confraternite locali, impegnate a preservare e tramandare antichi riti. Il borgo di Pereto ne annovera tre: la confraternita del Crocefisso e quelle di San Giovanni Battista e del Ss. Rosario.

In passato, ad aprire il calendario di eventi religiosi, era la festa in onore di sant’Antonio Abate, celebrata il 17 gennaio, caratterizzata dalla benedizione degli animali sul piccolo sagrato della chiesa dedicata al Santo. Oggi, delle antiche usanze, grazie al lavoro svolto dalla proloco, sopravvive unicamente la tradizione della polenta, distribuita con vino, salsicce e spuntature di maiale servite nelle scifette (piatti di legno a forma rettangolare) a tutti i partecipanti.

Il 23 aprile si celebra invece la festa di san Giorgio, patrono di Pereto, durante la quale vengono professati i nuovi confratelli. A maggio, ogni giovedì del mese, partono i pellegrinaggi della Madonna dei Bisognosi, lungo un percorso di circa due ore e mezza. Al termine della camminata si svolgono un picnic e le celebrazioni religiose presso la Grotta della Messa del Rosario; l’ultimo giovedì di maggio, inoltre, si tiene la Santa Messa e la processione per le vie del paese in onore della Madonna.

Tra maggio e giugno ha luogo il Corpus Domini, una processione per le vie del paese con infiorata. Il ricco calendario di eventi estivi prosegue con la tradizionale processione dei confratelli di San Giovanni Battista, il 24 giugno, in occasione della festa di San Giovanni.

La prima domenica di agosto ha luogo il Pellegrinaggio della SS. Trinità quando grandi e piccoli, uomini e donne di Pereto, a piedi o con mezzi di vario genere, partono dal centro storico del borgo, nella notte tra il venerdì e le prime ore del sabato, per raggiungere il santuario della SS Trinità posto, nel comune di Vallepietra (in provincia di Roma) a 1337 m slm. I pellegrini trascorrono qui la notte del sabato, in ricoveri improvvisati o vicino a fuochi predisposti all’occorrenza. Alle prime luci della domenica tutti i gruppi si riuniscono per il rientro a Pereto dove ad attenderli vi sono amici, parenti e anche curiosi. A conclusione del pellegrinaggio, una cerimonia religiosa di ringraziamento viene celebrata nella chiesa di San Giorgio.

La domenica successiva all’11 settembre si festeggia Santa Croce con la processione dei confratelli di S. Giovanni Battista, mentre nella domenica più prossima al 7 ottobre si celebra la festa della confraternita della Madonna del Rosario con la processione per le vie del paese.

Da anni un evento che contraddistingue Pereto è il Presepe Vivente, manifestazione in costume rievocativa della nascita di Gesù.

Il calendario estivo peretano è ricco di eventi e manifestazioni che ravvivano il piccolo borgo aquilano. Si parte a luglio con la folcloristica Gnoccata in piazza, dove vengono distribuiti gratuitamente a tutti i partecipanti gli gnocchi preparati dalle donne del paese secondo l’antica tradizione. Sempre a luglio, il 17 del mese, viene organizzata la Festa della montagna tra giochi, canti e balli, mentre agosto è il periodo della Fiera Piana del Cavaliere, della Cannolicchiata, dell’Agosto Peretano con eventi dedicati ai patroni del paese e della Fagiolcotica in piazza.

 

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