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Cappadocia è un tipico borgo della Marsica, situato a poco più di 1000 metri di altitudine, come porta d’ingresso al Parco Naturale dei Monti Simbruini, adagiato nella meravigliosa e bucolica Valle del Liri.

Il Borgo di Cappadocia

Immerso nel verde dell’Appennino centrale abruzzese, circondato da una natura incantevole e da colori vivi, brillanti, Cappadocia è caratterizzato da un territorio prevalentemente montuoso. L’economia della zona, dedita all’allevamento, al commercio del legname e al turismo è fortemente condizionata dalla posizione del Borgo.

Cappadocia comprende le frazioni di Petrella Liri, Verrecchie e Camporotondo, conosciuta per la presenza dell’omonima stazione sciistica. La parte più antica del centro abitato conserva ancora intatta la struttura originaria con piccole strade strette e case in pietra.

La Storia

Non si conoscono le vere origini di Cappadocia, le prime notizie scritte risalgono al XII secolo e da quel momento in poi il borgo viene conteso dalle famiglie degli Orsini, dei Tagliacozzo e dei Colonna. Stessa sorte seguono le due frazioni di Petrella e Verrecchie.

In seguito all’abolizione del feudalesimo il Borgo viene riscattato definitivamente, come proprietà comunale, il 12 ottobre 1899.

 

Da vedere

Borgo di montagna immerso nella natura incontaminata di boschi di faggio e castagno, Cappadocia presenta un territorio ricco di sentieri che conducono verso luoghi magici. Il Borgo è noto per la presenza di numerose grotte e, in particolare, la Grotta di Beatrice Cenci e la Grotta Cola.

La prima deve il suo nome a una nobile romana che venne giustiziata nel 1599 per parricidio e divenne, in seguito, un’eroina popolare. All’interno della grotta, tra stalattiti e stalagmiti, è presente un sito archeologico risalente all’età preistorica. Poco lontano dalle grotte è possibile visitare l’Ovido di Verrecchie, una cavità verticale di oltre 300 metri all’interno della quale scorre un enorme torrente e, durante l’inverno e la primavera, è adornato da una cascata.

Da visitare anche il Parco dei Monti Simbruini dove, immerso nel verde all’altezza di 1800 metri in un’atmosfera di pura spiritualità, sorge il Santuario della Santissima Trinità.

Da gustare

La cucina regionale abruzzese è alla base di quella del borgo di Cappadocia. Formaggi e carni ovine sono alcuni tra gli alimenti maggiormente caratterizzanti della gastronomia locale. Tra i primi piatti figurano le zuppe di legumi, le sagne abruzzesi, la polenta, gli spaghetti alla chitarra. Tra i piatti tipici da citare è la panuntella, una sorta di pizza chiamata cosi perché in passato, in seguito alla cottura, la si ungeva, “pagnognere”, con i grassi di cottura delle carni.

Cosa fare

Tra i più importanti eventi del borgo di Cappadocia troviamo le processioni dedicate alla Madonna dell’Assunta e a Sant’Antonio e alla Madonna dell’Addolorata e a San Rocco rispettivamente il 15 e il 16 agosto. Il corteo sfila per le vie del paese e, nella processione del 16, è usanza che tutte le donne che sfilano accanto alla statua di Maria, indossino abiti neri, colore che viene fatto indossare anche alla statua della Madonna. I festeggiamenti religiosi sono seguiti da quelli civili in un clima particolarmente allegro fatto di balli e canti tradizionali, iniziative culturali e enogastronomiche. La manifestazione è coordinata dalla Pro Loco che nel mese di novembre si cimenta per organizzare la sagra della castagna e quella della “panuntella”.

 

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