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Canna è un borgo nell'Alto Ionio Cosentino nella parte nord-est della Calabria, confinante con la Basilicata. Siamo a circa 400 metri sul livello del mare, circondati da olivi secolari e dal bosco Commaroso. E' un paese vivace, in cui, ospitalità, bellezza e cultura sono valori irrinunciabili. E' il Borgo della Musica e dell'Ospitalità.

Il Borgo di Canna

Il primo documento che riporta il Casalis Canne è del 1240. Il paese, di impianto medievale ha una struttura urbanistica seicentesca, con elementi rinascimentali, barocchi e neoclassici, come i palazzi Toscani, Pitrelli, Jelpo. I portali di questi palazzi, come gli altri innumerevoli portali in marmo presenti a Canna, testimoniano la grande maestria degli artigiani locali, così come le vie, le piazze, le costruzioni rispecchiano le vicende economiche, sociali e politiche vissute dalla comunità attraverso i secoli. La Chiesa dell'Immacolata Concezione (la Chiesa Matrice), il Santuario di Santa Maria del Soccorso e le Cappelle di San Rocco e Sant'Antonio sono gli antichi luoghi di devozione che anche oggi accolgono i cannesi.

Le raccolte dimensioni del paese fanno sì che da ogni suo punto si abbia un rapporto visivo con il paesaggio naturale e con le colline circostanti, paesaggio che denota un'economia basata principalmente sull'attività agricola (in particolare olivicoltura, viticoltura e cerealicoltura).

Canna, pur essendo un comune la cui popolazione nel corso degli anni è fortemente diminuita, è un paese vivace, in cui, ospitalità, bellezza e cultura sono valori irrinunciabili. Il desiderio è quello di essere (o ritornare ad essere) il Borgo della Musica e dell'Ospitalità. A parte un innato desiderio di musica che si esprime anche nell'alternarsi generazionale nella banda cittadina che ha superato i 100 anni dalla sua istituzione, la musica per i cannesi  è scambio e contaminazione tra persone e culture, è ospitalità, è convivialità e bellezza.

Nel comune di Canna, dal 1995 al 2013 per poi riprendere nel 2019 si organizza un Festival di Musica da Camera (il Festival Incontri di Canna). Attraverso questa iniziativa i cannesi hanno ospitato nel tempo quasi 200 musicisti classici di fama mondiale provenienti da 25 Paesi di tutto il mondo, spesso accompagnati dalle loro famiglie. In cambio i cannesi hanno potuto ascoltare ottimi concerti, e vivere queste stagioni con uno sfondo musicale permanente grazie alle prove di gruppo e agli esercizi individuali dei singoli musicisti, conoscere nuove culture e stili di vita, esercitarsi nell'inglese, la lingua franca di questi eventi, incrementare l'economia locale.

A differenza di altri Festival italiani, il Festival “Incontri di Canna” si è sempre concentrato sull’integrazione e la collaborazione col talento locale. Quindi, lo scopo di questo progetto ha sempre guardato al di là dell’esecuzione di buona musica classica, cercando in ogni modo di aumentare l’intrattenimento, la partecipazione collettiva e l’attività economica locale. Negli anni poi alcuni di questi artisti hanno acquistato e ristrutturato casa a Canna, e frequentano il borgo ben al di là del periodo del Festival.

Da vedere

Arrivando a Canna dalla vallata sottostante, sorpassate le prime case, inoltrandosi nell’abitato appare la mole dell’antico castello, di cui rimangono due torri e tre porte urbane: una adiacente al castello stesso, un'altra a valle e la terza a monte dell'abitato antico. Se il castello era per propria natura funzionale chiuso in se stesso, i tanti palazzi borghesi erano aperti allo spazio urbano ed esprimevano il lavoro rurale e artigianale dei membri della comunità.

Il nucleo antico di Canna è costituito per lo più da tipologie edilizie antiche che, nella loro forma, sono originarie o riproducono modelli preindustriali, quindi tradizionali. Questa immagine rappresenta una ricchezza formale e un’attrazione con un potenziale turistico molto interessante.

Ai margini del centro antico è ubicato il palazzo che prende il nome della famiglia Jelpo: ultimo grande palazzo signorile costruito a Canna, oggi proprietà del Comune; è chiaramente neoclassico e risale alla fine dell’Ottocento. Il Palazzo fu acquisito dal Comune di Canna nell'anno 2008 e restaurato in due tempi. Palazzo Jelpo è oggi il Palazzo della Cultura. Ospita al piano terra un salone per conferenze, e la biblioteca. Il primo piano è destinato ad attività di rappresentanza. Il secondo piano è formato da ambienti adatti ad aule, esposizioni artistiche, mostre oltre ad attività culturali e formative. Un corpo aggiunto al palazzo era utilizzato come mulino, del quale si conservano i macchinari integri e funzionanti risalenti al tardo Ottocento e alla prima metà del Novecento,  pregevole esempio di archeologia industriale.

L'Amministrazione di Canna ha inaugurato nel centro storico un albergo diffuso, che parte dal recupero e dalla ristrutturazione di alcuni immobili antichi di proprietà del Comune per ricavare appartamenti per  l'ospitalità turistica, gestiti da una Cooperativa di Comunità. Questa nuova impresa potrà anche supportare le amministrazioni comunali nell'organizzazione degli eventi culturali che annualmente si succedono a Canna, nella promozione della musica e della filosofia di ospitalità che gli abitanti di Canna hanno più volte espresso, nell'erogazione di servizi collettivi, come ad esempio trasporti locali.

 

Collegamenti utili

Canna . Viatoribus