Tu sei qui

Il borgo di Archi si caratterizza per un panorama spettacolare che domina sia la Valle dell’Aventino che la Val di Sangro, da cui il soprannome “Terrazza sul Sangro”.

Il Borgo di Archi

Archi è situato su uno sperone roccioso in un paesaggio collinare a 492 metri sul livello del mare. Clima e territorio favorevoli hanno permesso a questo piccolo borgo autentico abruzzese di produrre notevoli quantità di olio di qualità e di essere inserito all’interno degli itinerari dell’olio.

Rinomata meta estiva per numerosi giovani, durante il resto dell’anno ad Archi viene praticata soprattutto la pesca sportiva. Il Borgo vanta infatti nel suo territorio la presenza di numerosi bacini tra cui il laghetto naturale Oasi Vallescura, il lago di Bomba e il lago di Serranella.
I maggiori rilievi presenti nei pressi del borgo sono la Serra, Colle della Guardia, Colle Bertoldo, Monte Rione e Colle Verri.

 

La Storia

La posizione strategica di Archi è uno dei principali fattori delle sue antiche origini, testimoniate dal sito archeologico di Fonte Tasca, antico insediamento fortificato risalente all’Età del Bronzo.

I resti del Castello Medievale che domina l’intero paese sanciscono il suo ruolo difensivo anche durante l’epoca medievale.
Il popolo dei turchi e un’epidemia di peste distrussero Archi per due volte nel corso della storia. Dominato da numerose famiglie nobiliari, nella seconda metà dell’800 fu uno dei primi comuni della provincia a costituire la Guardia Nazionale contro il Brigantaggio, fenomeno che dilaniava l’intera regione.

Fu il paese natale di Tommaso Maria Verri (1743-1814), celebre filosofo, teologo, letterato e poeta.

Da vedere

Tracce della storia e della devozione caratterizzano il borgo di Archi. Numerosissime le chiese dislocate nel centro abitato e nel territorio circostante. La parrocchiale di Santa Maria dell’Olmo, risalente al XVIII secolo, è situata nel centro del paese. Degne di nota sono la chiesa dedicata a San Rocco, quella dedicata a San Giovanni Battista, la chiesa della Madonna del Rosario, realizzata con conci di pietra, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria situata di fronte a Piazza Castello e, infine, la chiesa del Santissimo Salvatore, nella frazione Piane d’Archi.

Numerosi palazzi arricchiscono il centro storico e i dintorni: Palazzo Baronale, Palazzo Cieri, Palazzo Angelucci-Cangiano, fatto in muratura e realizzato con pietre e cornici in laterizio, Palazzo Lannutti e Palazzo Pomilio.

Il Castello medievale della famiglia Lannutti svetta imponente sul borgo con le sue mura di cinta e il torrione cordonato, costruito in pietra locale e malta.

Il patrimonio ambientale e naturalistico è caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua come il laghetto Oasi Vallescura, luogo di aggregazione soprattutto nel periodo estivo, e il lago di Bomba circondato da foreste e dalle “Penne”, le famose guglie e lastroni rocciosi della valle della Majella.

Da gustare

L’enogastronomia archese rispecchia la tradizione culinaria regionale abruzzese, con prodotti primi di alta qualità coltivati o allevati sul territorio. Si tratta di una cucina povera, con ingredienti semplici, ma elegantemente rielaborati per riportare in tavola i sapori del passato.

I secondi piatti tipici sono principalmente a base di pecora e agnello: gli arrosticini sono il piatto più conosciuto. C’è poi il brodetto di pesce, le ferratelle (pasta fresca ripiena di cotenna), le maltagliate (pasta fresca fatta da sfoglia e condita con sugo di castrato, sulla quale non può mancare una bella grattugiata di pecorino), sagne e fagioli con pancetta.

Come dolci, tra l’ampia varietà offerta, non può mancare un assaggio della famosa cicerchiata (palline di pasta passate nel miele) con un bicchierino di Ratafià, il tipico liquore di amarene, rigorosamente fatto in casa.

Il prodotto d’eccellenza del borgo è sicuramente il tartufo, impiegato poi nelle diverse ricette locali. Nel mese di luglio 2013 ha avuto luogo la prima edizione della Mostra Mercato del Tartufo d’Estate, per celebrare appunto questo prezioso tubero, re della cucina abruzzese.

Cosa fare

A scandire la quotidianità degli abitanti del borgo di Archi ci sono gli eventi e le manifestazioni che testimoniano il forte legame con la tradizione.

Numerose le manifestazioni religiose caratterizzate dalle celebrazioni liturgiche, da processioni lungo le vie del borgo e da rinfreschi conviviali: il 28 aprile si festeggia il Patrono del paese, San Vitale, l’8 e 9 maggio San Nicola di Bari, Santo Protettore, e il 9 e 10 agosto la Madonna di Costantinopoli e San Rocco.

L’8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata Concezione, si ripropone un antico rito risalente al 1854. La notte del 7 dicembre vengono incendiati cumuli di legna nei vari quartieri e contrade. Raggiunta la mezzanotte, davanti alle porte della chiesa di Santa Maria dell’Olmo, si forma un corteo preceduto dalla banda che si sposta per le vie del paese, mentre lo stornellatore compone una breve satira detta “buongiorno” che viene cantata di casa in casa.

Dal 2016 si svolge una giornata a tema medievale denominata “Un salto nel medioevo” durante la Giornata Nazionale dei Borghi Autentici d'Italia

 

LINK UTILI